Paglieta (CH)
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento che presenta l’insieme dei servizi offerti dalla scuola, le scelte educative, i percorsi didattici, le soluzioni organizzative e operative adottate, il Piano di Miglioramento e le procedure di valutazione dell’offerta e dei risultati ottenuti.
Scuola in Chiaro permette di consultare il PTOF tramite due modalità:
Il PTOF è predisposto (meglio approvato) entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Entro il medesimo mese, il Piano può annualmente essere rivisto.
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Pubblicato: 23.10.2023 – Revisione: 23.10.2023
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento programmatico e informativo più importante di un istituto. Esso esplicita l’intenzionalità educativa e formativa dell’Istituto, attraverso le risorse (umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche) che ha a disposizione, valorizzandole al meglio per conseguire una proficua sinergia con utenti e territorio.
La Legge 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ha ridefinito la durata e le modalità di stesura e approvazione del Piano, che è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico (Linee di Indirizzo) e successivamente approvato dal Consiglio d’Istituto.
Il PTOF risulta quindi essere un documento articolato con una funzione anche organizzativa ed amministrativa, che va oltre la tradizionale informazione sull’identità culturale e progettuale della scuola.
La sua stesura parte è il risultato di un processo che parte dall’analisi dei dati del RAV (Rapporto di autovalutazione di Istituto) e dalla conseguente individuazione dei punti di forza e di debolezza della scuola, definendo successivamente gli obiettivi prioritari dell’Istituto. A valle di questo processo si delinea quindi un percorso progettuale su base triennale del curricolo, dei progetti didattici, dell’offerta extracurricolare, definendo anche i rapporti con altri Enti ed Istituzioni del territorio che possano concorrere allo sviluppo del piano, oltre alle modalità organizzative più idonee e alla richiesta dei docenti necessari al pieno raggiungimento degli obiettivi in base alla normativa sull’organico funzionale.
Il Piano annuale delle attività viene predisposto dal Dirigente Scolastico, in collaborazione col Direttore dei Servizi generali e amministrativi, all’inizio dell’anno scolastico e viene deliberato dal Consiglio di Istituto, nel quadro della programmazione dell’attività educativa e dell’organizzazione di tutto l’Istituto. Contiene le attività e gli impegni di lavoro del personale.
Il Piano annuale delle attività è composto da due parti:
Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana in bambini appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali sono quantificati intorno al 10‐15% del totale, mentre quelli in possesso di una certificazione, individuati storicamente come diversamente abili, da una tradizione pedagogica che ci ha caratterizzato nel mondo, il 2‐3%. L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.